I Penzieri der Cassisa

Testa Alta Cup

Non c’è frase più fastidiosa e inflazionata

usciamo sì, ma a testa alta !
ho perso ma … a testa alta !

Testa alta sempre e comunque, una specie di autoassoluzione, di chi ha perso, gli rode il culo ai massimi livelli e invece di applaudire l’avversario e ritirarsi in composto silenzio nella speranza che nessuno lo noti, alza la testa, si toglie la medaglia del secondo posto e perché no, festeggia anche !
Perché … abbiamo perso si … ma a testa alta !

E quindi ? A testa alta non è più sconfitta ? Va bene lo stesso ?
Se facessero un campionato per i perdenti si chiamerebbe sicuramente “A Testa Alta Cup” e alla fine sarebbero tutti vincitori.

É un vecchio tormentone eh ? (già anni fa ci scrissi una poesia, se ti va la trovi QUI) ma in questo giugno é tornata prepotentemente di moda grazie alle italiane tornate finaliste di coppa. E noi italiani siamo i campioni nel portare la testa sempre alta.

E così la Roma, perde in finale di Europe League contro il Siviglia, giocando bene ma obiettivamente derubata da un arbitro scandaloso. Tanta rabbia e testa alta, ma a Mourinho, che non è italiano e non gode ad arrivare secondo, la medaglia d’argento non piace tanto, così la regala a un tifoso lanciandola sugli spalti.

La Fiorentina ottava in campionato, fuori da qualsiasi coppa ma in cima alla Testa Alta Cup, conquista due finali, e questo già basta per festeggiare. Poi però le finali vanno vinte e la viola prima perde la Coppa Italia contro un Inter troppo più forte ma uscendone a testa alta e presentandosi in 40 a ritirare la medaglia d’argento (quella di chi perde a testa alta), tanto che all’organizzazione tocca fare una lista d’attesa e inviare a casa le medaglie a chi é rimasto senza per esaurimento scorte, e poi perde anche quella della Conference League (la coppa di chi arriva esimo in campionato ma a testa alta) contro un West Ham che senza tanto sforzo sfrutta gli errori dei ragazzi di italiano. Sconfitta che non fa una piega, un rigore netto e uno svarione difensivo nel mezzo del nulla cosmico di due squadre che non esprimono un gran calcio, ma ovviamente, e giustamente, brucia. Sicché voto alla stagione 8 per il raggiungimento di due finali e per averle perse a testa alta.

Ieri sera é toccato all’Inter vincere la medaglia d’argento in finale di Champions (la più bella, la più ambita) contro il City di Pep Gaurdiola. Finalmente una bella finale tra due squadre che giocano al calcio, in uno stadio degno di tale nome, con un goal di scarto, senza dover recriminare niente altro che un po’ di sfortuna nel finale quando i nerazzurri hanno avuto l’opportunità di pareggiare ma il gran Lukaku conferma la sua vena realizzativa e la mia teoria che il calcio è diventato sempre più fisico e meno tecnico, e spreca goffamente ogni occasione da rete prima facendo  il difensore in area avversaria e poi facendolo di nuovo appoggiando di testa la palla al portiere del City. Al triplice fischio il city alza la coppa con le orecchie e gli interisti festeggiano con i fuochi d’artificio in Piazza a Milano per la vittoria della Testa Alta Cup, quella più importante.

Quest’anno abbiamo fatto il pieno, e non cito le medaglie d’argento nel calcio giovanile perché anche se i grandi li imbottiscono di applausi e di complimenti, quando perdono ai giovani girano sempre i coglioni, altro che testa alta.

Testa Alta Cupultima modifica: 2023-06-11T07:58:00+02:00da
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