I Penzieri der Cassisa

Tutti in casa !! Le menti iniziano a vacillare.

Non posso fare a meno di pensare, e credo sia una sensazione comune a molti di questi tempi, a tutti quei film, o letture apocalittiche in cui viene rappresentata la terra dopo una catastrofe che ne abbia sterminata la razza umana. I pochi sopravvissuti, l’uno contro l’altro, in una guerra per accaparrarsi quel poco che resta di utile, digrignano i denti, diffidenti, aggressivi, giudici e boia allo stesso tempo. Perché la natura dell’uomo esce fuori nelle situazioni estreme. L’istinto di sopravvivenza prevale su tutto. Amore, solidarietà, fratellanza … azzerate quando di mezzo c’è la vita.

Ancora non siamo arrivati a queste situazioni estreme ma è innegabile che l’atteggiamento degli umani dal giorno in cui è stato scoperto il Covid-19 a oggi, Domenica 22 Marzo 2020, all’alba dell’ultimo discorso di Conte in cui annuncia l’ulteriore stretta e chiusura di attività produttive per limitare le uscite a casa delle persone, è cambiato. E di molto.
I social esplodono. E’ l’unico modo rimasto per permettere alla gente chiusa in casa di interagire col prossimo. Così, inizialmente pervasi da una infantile euforia per questa strana, nuova, situazione in cui ci viene imposto di stare a casa, di chiudere il proprio negozio, interrompere le nostre attività perché fuori c’è il concreto rischio di ammalarsi, ci siamo divertiti sui social a scherzare sulla situazione dando sfogo a scenette, barzellette e situazioni in cui si evidenzia il genio e la creatività dell’uomo ligio e coscienzioso che non esce di casa ma impiega il tempo tra le quattro mura inventandosi attività quanto più estrose, geniali, simpatiche e divertenti, ovviamente da postare immediatamente, in diretta o differita, sui social. Challenge giornalieri, conditi da hashtag più o meno significativi, scandiscono le giornate di questa clausura.

Ma i giorni passano, il Covid-19 si espande, non regredisce. Contagia e uccide non più solo gli anziani, cosa che inizialmente aveva tranquillizzato l’egoistica incoscienza dei più giovani ( e non solo ragazzi e ragazzini ma, peggio, genitori poco intelligenti che malgrado ciò, portano i bambini dai nonni, o fuggono al sud dagli anziani genitori … che se vengono infettati, pazienza, son vecchi), ma inizia a colpire anche i più giovani. Il virus attraversa le frontiere girando in lungo e largo per l’Europa, colpendo tutte le nazioni. Proprio quelle che fino a ieri invece di venirci in soccorso, ci hanno deriso, ostacolato, apertamente preso per il culo. Cosa che ritengo gravissima in una situazione così estrema come una pandemia. Tutta l’inutilità dell’Europa esce fuori in questi giorni. Perchè chiamarla Europa Unita quando tutto è meno che unita ? Adesso ad unirla c’è il Corona Virus e dappertutto si segue il “modello italiano“. Incredibile torniamo ad essere un modello per gli altri, anche se deteniamo il maggior numero di decessi del mondo. Bell’esempio da seguire.

La situazione si aggrava, Conte stringe, chiude, aggiusta, sistema e i cittadini son chiamati ad una maggiore prudenza, intelligenza, accortezza. In giro è pieno di perfetti esempi di stupidità umana e non è facile tenerli a bada. I sindaci di tutta italia dispiegano forze, controlli, posti di blocco, multe, sanzioni, ammende e denunce per far entrare nelle teste dell’uomo (piene di un cervello sempre più spento) il concetto che adesso esiste solo una cosa da fare per noi che non contiamo un cazzo : stare chiusi in casa e limitare le uscite al minimo indispensabile, protetti, puliti e distanti da chiunque si possa incontrare. Il compito di curarci, di studiare e trovare una soluzione, di produrre e venderci ciò che è essenziale per la nostra sopravvivenza e le nostre lussuose clausure, è di altri. Così come quello di far rispettare le regole. E qui viene il bello.

Dopo teatrini di solidarietà social, dopo concertini commoventi sui balconi, dopo foto di baci, abbracci e dichiarazioni di amore a tutta l’umanità unità, ecco che esce fuori l’animo infame e inquisitore dell’uomo. Dita puntate gli uni contro gli altri. Il padrone del cane si sente in dovere di dare ordini al runner,  il quale grida all’anziano che redarguisce il giovane in coda al supermercato che a sua volta, in coda alla cassa ammonisce chi acquista ciò che non è ritenuto utile per lui che appena esce grida al passante senza mascherina che sta rimproverando il giornalaio che vende i giornali senza guanti di lattice. E la guerra infame prosegue sui social, vera piaga dell’uomo moderno, dove imperversano infametti di tutte le età, sesso e istruzione che argomentano giudicando, offendendo, infamando appunto, chiunque impegnato in attività che l’infame di turno non gradisce. E tutti da casa che intimano di continuo, tutti i giorni, 24 ore su 24 di “stare a casa”, salvo uscire, come tutti, per fare la spesa, per portare il cane a smerdare la città, per portare l’acqua agli anziani e malati genitori, per comprare il giornale e farsi la corsetta, tutto rispettando le regole che secondo la nostra testa di razza inferiore valgono per noi ma non per gli altri.

E siamo solo all’inizio.

Se stessimo tutti in casa facendoci i cazzi nostri e lasciando il compito di far rispettare le regole a chi è preposto a fare ciò, questa clausura mi risulterebbe più lieve.

Lancio io il mio Hashtag :

#stateacasaefateviicazzivostri 

e speriamo in bene.

Tutti in casa !! Le menti iniziano a vacillare.ultima modifica: 2020-03-22T09:59:51+01:00da
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