I Penzieri der Cassisa

Meno male ci sono le Acciughe

Eh sì …

mi sento proprio sollevato. Adesso ci sono le sardine a riempire le piazze. Chi sono e cosa vogliono si sa, son sempre i soliti che non sanno più con che colore, nome o bandiera presentarsi per ottenere pernacchie e allora ne studiano di tutte.

Quanti orfani ci sono in giro, orfani del proprio protettore politico, del proprio riferimento, aggancio o manica in quell’ufficio che fino a ieri era un porto sicuro quando si trattava di questo o quel permesso, di quel documento, di quel voto o di quel favore da ricambiare o che certamente ricambieranno applicando il metodo moderno dell’antico baratto. Tu fai un favore a me e io poi ne faccio uno a te.

Peccato che il baratto all’origine prevedeva cose o frutti del proprio lavoro da scambiare (barattare per l’appunto) con frutti,  beni o servizi dell’altrui lavoro. Non come adesso che si barattano beni pubblici o cose di cui non si è propriamente proprietari. Ma son dettagli. In Italia, si sa, ciò che è di tutti non è di nessuno.

Gente senza più un punto di riferimento, che non sia il banale sindacato, costretta a prendere atto di quanto sia faticosa la vita senza appoggi o privilegi e che quasi si sente degradata nel ritrovarsi accanto a chi quegli appoggi non ce li ha mai avuti. Gente autoreferenziata che dall’alto del suo classismo genetico sbandiera arcobaleni e predica uguaglianza. Controsensi umani che predicano l’amore incondizionato urlando tutto il proprio odio per Salvini o per la Lega (tanto per dirne una). Oppure vantarsi della spontaneità di tali eventi sganciati da alcuno schieramento politico mentre la consigliera regionale del Pd recita il suo monotono sermone ai suoi accorati seguaci che commossi intonano Bella Ciao.

Io onestamente mi chiedo : ma gli italiani non si sentono per nulla presi per il culo ? Nemmeno un gocciolino ? Ma davvero preferiscono una politica che piuttosto che andare al voto (che se non erro dovrebbe essere la massima espressione di democrazia) unisce gli sconfitti creando un mischione di idee opposte, confuse e controverse e creando un polverone imbarazzante per coprire ciò che a quanto pare la maggioranza degli italiani vuole ?
E quindi i più fedeli e appassionati sostenitori della vecchia politica chiudono un occhio (o anche due), si tappano il naso e indossano le cuffiette sostenendo  le nuove amicizie e tollerando ciò che fino ad ieri osteggiavano e criticavano apertamente. E questo dovrebbe riavvicinare la gente alla politica ?

A me fa venire il voltastomaco.
A me questa recente deriva mi fa veramente pensare di vivere in un paese veramente stupido e presuntuoso.

E tutti dietro a sbavare dietro i discorsi di una quindicenne musona spuntata da chissà dove, ad annuire colpevoli alle sue ramanzine e poi tornare a casa intenzionati a buttare via la borraccia di plastica per quella nuova di alluminio, lasciando la piazza sudicia di rifiuti e gettando tutto nell’indifferenziato perchè tanto, si sa, poi nel bidone mescolano tutto …. gao.  Oppure tutti in fila a comprare il libro (ha scritto un librooooooo) di quell’altra sbarcata dalla Germania convinta d’esse’ la padrona del mondo, soprattutto della nostra piccola e pettegola italietta.  Boh !?

Io ho sempre meno parole.

L’altro giorno ho visto un video di una nota giornalista, famosa per le sue inchieste, che invitava a riflettere sul fatto che noi ci facciamo governare da dei politici che si siedono sulla poltrone dei vari ministeri senza alcun titolo di studio o competenza. Per non parlare del numero dei pregiudicati presenti.  E chiedeva se non fosse il caso di istituire un referendum per pretendere questo minimo di garanzia.

Con me questa riflessione sfonda una porta aperta. Quando ancora discorrevo volentieri sui social e dichiaravo che io NON intendevo andare a votare per gente che avrei così legittimato a sedere su poltrone e che non avrebbero mai e poi mai curato, difeso e amministrato i miei interessi di cittadino. E i soliti soloni saputoni mi rispondevano che i nostri nonni erano morti per garantirci il diritto al voto, che è anche un dovere e che se non voto non ho diritto di lamentarmi. Poverini. Avete visto un bel mondo. 

Provate a chiedervi CHI ci governa. Non di quale colore, ma CHI.
Da dove salta fuori, chi ce l’ha messo ? Che competenze ha ? Che esperienza ha sul campo ? Che titolo di studio ? E la fedina penale è pulita ?
No perchè a voi chiedono tutto ciò prima di concedervi anche il lavoro più umile e privo di responsabilità possibile eh ? Senza contare il limite d’età,  che in italia se resti senza lavoro dai 40 (ma anche meno) in su sei finito perchè già vecchio anche solo per rispondere a un telefono per due spiccioli.

Questo dovremmo chiederci e pretendere che chi ci governa sia lì su incarico della nostra maggioranza, sia competente, istruito, motivato, esperto e onesto. Senza privilegi con un idoneo stipendio da dirigente, come giusto che sia. Senza nulla di garantito se non dal suo buon operato. Di questo abbiamo bisogno, non dell’acciughe o della bimbetta che va a giro a piedi con la mantella gialla che tra un pò gli davano anche il Nobel (roba da matti).

Siamo diventati degli arroganti ignoranti con la puzza sotto al naso che etichettano tutto e tutti.  Se ordini il risotto al nero di seppia sei un grande, se non ti piace sei un razzista. Le donne odiano gli uomini e gli uomini hanno paura anche solo a far loro un complimento, non sia mai che si sentano molestate. Se muore un uomo è omicidio, se muore una donna è un femminicidio. Bene ribadirlo come se la sostanza fosse differente. Se sei di sinistra di base sei nel giusto, di destra roba da galera. Anche io a fare certi discorsi chissà che popò di intollerante fascista sarò (poveravvòi).
I giovani poi … mani nei capelli. Se alle scuole medie un bambino ne prende in giro un altro, questo corre allo sportello di ascolto dalla psicologa a denunciare il bullo che a 12 anni viene messo alla sbarra come un delinquente di fronte a maestre scandalizzate, presidi indignate e mamme che schiumano di rabbia per il proprio bambino che occhialuto non è, figuriamoci ciccione, è solo in salute. Poi crescono, diventano genitori e il danno si tramanda a velocità supersonica di generazione in generazione.  Robadamatti.

Ora c’è le sardine, domani l’acciughe, a Livorno sguazzano le triglie. E intanto lassù si spanciano dalle risate.

Povera Italia. Sempre peggio.

Però una cosa va ammessa, fritte son bòne esagerate

Meno male ci sono le Acciugheultima modifica: 2019-12-16T17:05:35+01:00da
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