Vi è mai capitato, in questo mondo (a)social, di leggere i commenti della gente su qualsiasi cosa ?
certo che sì.
Allora io non lo so voi ma i commenti sono per me come le trasmissioni delle maghe in tivù,
quelle che ti soffermavi a guardare talmente tante erano le cazzate che sentivi dalle maghe e da chi telefonava e ti ci divertivi quasi. I commenti sono per me la stessa cosa. A volte divertente, a volte deprimente, a seconda che ci si renda conto o meno in che stato siamo ridotti.
E non parlo di quelli gratuitamente offensivi e basta eh ?
Parlo di quelli di chi non capisce mai una sega e commenta a caso, di quelli che si commuovono, che piangono, che “lovvano”, che si ingarbugliano in questioni etico-socio-meteo-politiche convinti di far bella figura, di quelli a margine delle ricette (i più belli) dove fanno un milione di domande della serie : ma se nella crostata di mele invece delle mele ci metto le pere è uguale ? …. de, bimba sarà una crostata di pere … oppure fantastiche le recensioni a quell’appartamento zona stazione molto carino peccato non sia in centro (de, se non è in centro, e ce l’ho scritto, come fai a dire peccato non è in centro) e le risposte alle domande sui prodotti amazon, che si presume siano prerogativa di chi quel prodotto l’ha comprato e provato, e che si riducono a un disarmante “non lo so, non ce l’ho” (e allora che cazzo scrivi) … e potrei andare avanti all’infinito.
Ogni tanto spero le cose migliorino e io per farlo son fuggito da fb e cinguettii vari, ma poi mi casca l’occhio su qualche commento su instagram (che per ora lo utilizzo per mettere e guardare foto, cercando di non leggere i suddetti) e mi rendo conto che ovunque ci sia la possibilità di commentare o recensire l’uomo da’ il meglio di se’. E il risultato è per me da mani nei capelli.
Bè, c’ho fatto una poesiola in pisano, immaginando che qualcuno si intrometta in un Vs discorso mentre parlate con un amico. Perchè in sostanza è quello che accade quando chi commenta lo fa a cazzo di cane.
Se vi va, leggetevela e se volete potete anche … commentarla 🙂
IR COMMENTO
Prova un po’ a immaginatti, anche solo per un menuto,
d’esse’ ar barre a chiacchera’ con un amìo,
bello ‘omodo seduto
còr bicchiere di quer vino un po’ stantìo.
Ragionate in santa pace,
uno parla, vell’artro ascòrta,
l’uva strizzata ti fa loquace,
“gnamo, empilo un’antra vòrta !”
L’argomenti son sempre vèlli,
la politìa e l’europa
fino a quelli un po’ più belli
‘ome ir pallone e la topa.
Mentre sei lì tutto impegnato
còr tu’ amìo d’una vita,
tutt’an tratto inaspettato
mette bocca uno valunque ‘on la ghigna inacidita.
Senza esse’ interpellato,
si rivòrge con disprezzo
con quer tono assai sgarbato
vi si stiocca lì ner mezzo.
Facile immagina’ quer che viene poi :
strabuzzi l’occhi, t’impunti ‘ome un mulo,
“te che cazzo vòi,
levati un po’ di ‘ulo !”
Ir commento non richiesto
è pesante ‘ome un peperone,
pòle risurta’ indigesto
se mangiato a colazione.
Prima d’apri’ bocca e danni fiato
fai una ‘osa assai ben fatta :
penza se sei stato interpellato
e ner caso datti ‘na patta.
Piesse :
che poi se ci penzi ammòdo,
se d’apri’ bocca ‘un avei furia,
bèr mi’ popò di brodo,
a sta’ zitto facei più bella figura.
AC
la foto dei bimbetti che educatamente chiedono il permesso prima d’apri’ bocca l’ho presa a giro nel web, se urta la senzibilità di varche mamma che vòle il copiraitte delle trecce brevettate me lo dìa che la levo.