I Penzieri der Cassisa

Tanta voglia di Buone Maniere

Ne parlavo l’altro giorno con un caro amico, e devo dire che mi ha fatto riflettere.
Durante un breve viaggio in Danimarca si è trovato a toccare con mano la nota “civiltà” di quelle popolazioni. Per la verità ci era andato quasi apposta perchè sentiva il bisogno di staccare un po’, di allontanarsi dall’isterismo quotidiano cui siamo abituati a vivere tutti i giorni e respirare un po’ di sana educazione, fare il pieno di buone maniere e, perchè no, stupirsi per l’onestà che prevale su tutto.

Così al suo ritorno mi ha raccontato le sue impressioni e quel che ho sentito è un senso di profonda ammirazione mista ad un grande rammarico per ciò che potremmo avere ma ci lasciamo sfuggire per troppa smania di prevalere, di emergere, di spiccare su tutti, a qualunque costo.

E’ una questione sociale ed è per me irritante quando sento lo zoticone di turno o la tamarra sguaiata decantare fuori dalla scuola quanto sia civile la tale popolazione rispetto alla nostra. Basterebbe guardarsi allo specchio, fare un’analisi onesta di ciò che vediamo e provare a cambiare atteggiamento. Ognuno di noi si crede perfetto in un mondo di cialtroni egoisti ma è fisiologico che per sopravvivere bisogna adeguarsi e a meno che non si parta dalla base, dalle scuole, per educare figli e genitori, con insegnanti adeguati, a loro volta educati e spronati a promuovere un cambiamento, riportare la nostra società a dei livelli di educazione civica accettabile è dura.

Personalmente non ho mai sopportato la maleducazione di chi ostenta, grida, sgomita, sbraita e gesticola schiacciando ogni forma di conversazione, così come l’egoista presunzione di chi ti parla senza ascoltarti, di chi copre con la sua la tua voce mentre provi a rispondere ad una domanda la cui risposta a nessuno interessa; il vigliacco coraggio di chi alza la testa dietro lo schermo dando voce alle proprie frustrazioni e insicurezze con l’aiuto della tastiera e permettendo ad un computer di sopperire a tutte quelle interazioni che rendevano bella un’amicizia, l’approccio ad un nuovo amore, la condivisione di passioni e il sostegno di una stretta di mano o un abbraccio a chi ne sente il bisogno. Nessuna stima per chi si ritiene più intelligente di te e per questo motivo si sente autorizzato a fregarti, a superarti con l’inganno, a tradire la tua fiducia per bramosia o per riscattarsi da un sentimento di invidia o inadeguatezza nei tuoi confronti.

Nel racconto del mio amico, con cui ho condiviso gran parte del mio vissuto, ho potuto immaginare per un attimo come potrebbe essere migliore la nostra vita e quanto poco ci vorrebbe se non fossimo zavorrati da consuetudini tanto pesanti quanto grezze e sgradevoli.

Il senso di pace, di beatitudine, di serenità che proviamo quando ci rechiamo in un luogo di vacanza isolato, in cui prevale la natura e dove i rapporti umani si basano principalmente sulla reciproca stima e fiducia, ne è un esempio. Sia chiaro, parlo per chi questo ricerca e per chi da questo ottiene un senso di appagamento interiore. Non certo per chi a questo preferisce luoghi in cui tutto ciò di cui sopra si eleva ai massimi livelli e dove l’ostentazione è la parola d’ordine per entrare anche solo in un bar a prendersi un caffè.

E’ degno di riflessione il fatto che in alcune zone del mondo il senso civico sià più marcato rispetto ad altre e le motivazioni possono essere molteplici, a partire dalle condizioni ambientali, dalle tradizioni, dalla storia e dal grado di cultura ma le contestazioni a tutto ciò potrebbero essere altrettanto numerose per cui alla fine ci limitiamo banalmente a prenderne atto e talvolta provare un senso di angoscia e invidia nei confronti di chi, forse inconsapevolmente, vive meglio di noi.

Eppure basterebbe davvero poco. Basterebbe che ognuno di noi, dalla mattina fino alla sera, si comportasse nei confronti degli altri come vorrebbe che si comportassero con sé. Un gesto gentile, un buongiorno, grazie, arrivederci, una porta aperta, un atteggiamento rispettoso che non disturbi il vicino cui nulla interessa sapere della tua molesta telefonata ad alta voce. Se ogni nostro gesto derivasse da una previa analisi delle sue conseguenze, avremmo rivoluzionato e migliorato la nostra vita.

La ricerca di un cestino prima di gettare una carta a terra; non permettere ai propri cani di sporcare indegnamente parchi, giardini e città come se nulla fosse; rispettare il proprio lavoro, il proprio datore di lavoro e i colleghi svolgendolo onestamente, senza imbrogli, sotterfugi o tentativi furbeschi di guadagnare senza fatica; non rubare, né per cupidigia né per fame perchè se tutto funzionasse il mio stato di necessità incontrerebbe la solidarietà degli altri e dello stato; perchè se lo stato guadagna sullo stato di necessità altrui, tutto perde di significato e il denaro torna a prevalere su tutto; e a te torna più facile rubare che sperare nell’aiuto di chi dice di aiutarti rubando per farlo; il rispetto dei beni comuni, delle proprie tradizioni, l’impegno nel tramandarle e rendere speciale il luogo in cui vivi; non ingannare se stessi compiendo gesti che servano solo a farci belli agli altri, che ci ripuliscano la coscienza che in questo modo mai sarà pulita.

L’elenco delle cose che, con poco sforzo, potrebbero migliorare per sempre la nostra vita sono tante, infinite. Ma noi siamo impantanati nel quotidiano e la priorità resta quella di rimanere a galla e, se possibile, uscire dal fango lasciandoci gli altri. Correre via e arrivare prima di tutti.

Caro amico,
anch’io, come te, sento il bisogno di una boccata di aria buona, di un sorriso sincero ed educato, di un abbraccio in un mondo in cui le buone maniere siano la base del quieto vivere e nascano sincere e non per convenienza o, peggio ancora, per bene apparire.
Anch’io, come te, spero che la moda dei Social Network lentamente passi per tornare a lasciar spazio alla vita vera.

Un pizzico di fiducia nell’uomo continuo ad averla ma sinceramente credo che alla fine prevarrà la natura, che ragiona meno e prima o poi ristabilirà l’ordine azzerando il contatore.

Nel frattempo benvengano le boccate d’ossigeno dove questo ancora è puro.

Tanta voglia di Buone Maniereultima modifica: 2018-04-07T09:41:43+02:00da
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