I Penzieri der Cassisa

Per un piatto di Maccheroni

Una delle lezioni che mi ha dato la vita è che le cose fatte in fretta e furia all’ultimo momento per riparare un danno, una brutta figura o per portare a termine un compito vicino alla scadenza e che avevamo trascurato, non vengono mai bene.

Non solo non vengono bene ma perdono molto del signifcato che avrebbero avuto tenendo un comportamento costante, serio e coerente nel tempo.

Così a scuola, quando l’alunno vagabondo si mette a studiare l’ultimo mese di scuola per paura di essere bocciato, raramente riesce a convincere i professori che lo hanno visto scaldare il banco e collezionare brutti voti per tutto l’anno. E questo malgrado i genitori insisteranno nel sottolineare come il figliol prodigo abbia messo la testa a posto e si sia impegnato molto … alla fine.

Stesso risultato l’ottiene il fidanzato distratto che trascura la compagna dando tutto per scontato, preferendo il calcetto a una cenetta a due, non partecipando attivamente alla vita casalinga ma occupando con impegno il divano in attesa della cena pronta, o passando il tempo col cellulare in mano a fare il fenomeno su facebook senza notare il nuovo taglio di capelli della sfortunata ragazza. Costui non otterrà nulla quando, accortosi che la sua donna nel frattempo ha iniziato ad apprezzare i complimenti e le cortesie di quel tale che zitto zitto gli sta togliendo il posto nel cuoricino trascurato, farà di tutto per recuperare in extremis una storia ormai sfuggitagli di mano.

E che dire dell’atleta dalle ottime qualità ma pigro nello svolgere i fondamentali allenamenti, poco serio e convinto che il suo scarso impegno basti a garantirgli il primato, che si accorgerà tutto d’un colpo che qualcuno altrettanto bravo ma più serio e costante gli ha soffiato il posto ? Difficile se non impossibile sarà a quel punto riconquistare la posizione perduta, pur impegnandosi tanto, perchè il treno è ormai passato.

Lo stesso esempio è valido nella vita. Quale rispetto potrà mai pretendere da un figlio un padre o una madre che per una vita intera lo ha trascurato ? E di certo non basterà l’acquisto di un auto, di un motorino o di una casa per cancellare di colpo anni e anni di delusioni e di sofferenze patite.

E’ una legge generale quella per cui le promesse fatte da chi non le ha mai mantenute hanno lo stesso valore di un fischio nel vento.

Avete intuito a cosa sto pensando ?
Proprio così, sto pensando al comportamento dei nostri nobili politici in prossimità delle elezioni.
Tutti, nessuno escluso, temono di perdere poltrone e consensi e a ridosso del giudizio della gente espresso con il voto, che fanno ? Non solo promettono l’impossibile ma in alcuni casi si rimboccano le maniche.
Così a un mese dal voto di colpo vedrete rasato quel prato che era incolto da anni, riasfaltata quella vietta di cui ormai conoscevate a memoria ogni singola buca, multate quelle auto che da sempre parcheggiavano indisturbate in zone vietate, puliti quei vicoli maleodoranti e noterete gironzolare qualche attento poliziotto nelle zone malfamate della vostra città.

Ecco, non so a voi, ma a me questi episodi fanno tristezza e tolgono qualsiasi credibilità a persone che agiscono evidentemente solo per il proprio personalissimo tornaconto. Queste azioni atte ad abbindolare il popolo votante come fosse stupido a me sortiscono l’effetto opposto.

Il mio voto è importante, non lo getto, non lo concedo per ottusa fede, non lo vendo, non lo regalo nè lo scambio.
Sarà dura ma al momento della scelta voterò che mi ispira più affidabilità e poi lo terrò d’occhio e poi vedremo se meriterà la mia conferma oppure finirà nel cestino delle delusioni come tutti i suoi predecessori fino ad oggi.

E il mio rispetto va anche a chi, coscientemente decide di non gettare al vento il proprio voto lasciandolo chiuso nel cassetto insieme alla sua tessera elettorale.  A chi piuttosto che regalarlo al “meno peggio” di cui non condivide idee e non vede proposte se lo tiene stretto o chi non vota secondo l’ottusa fede tramandata negli anni dal nonno come fosse un fatto di calcio.
Chi l’ha detto che chi decide scientemente di non votare poi non ha diritto di parola ? Chi l’ha detto ? Gli stessi che sfilano contro i fantasmi fascisti picchiando la polizia e spaccando le vetrine ? Quelli che si riempiono la  bocca di democrazia e poi vogliono toglierti la parola ?
Chi sventola parole di democrazia e libertà limitando la tua fa più danni di te. Poco ma sicuro.

Per un piatto di Maccheroniultima modifica: 2018-02-22T08:15:39+01:00da
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