I Penzieri der Cassisa

La Sindrome del Mimportanasèga

Una volta ci scrissi anche una poesia.
Mi pareva fosse un modo simpatico per sdrammatizzare un modo di essere che mi contraddistingue da sempre con tentativi di uscita malriusciti e picchi raggiunti con il passare degli anni, ma poi t’accorgi che sei fatto così e forse forse ti sta anche bene.

A cosa mi riferisco ?
Al metodo filosofico di vivere secondo lo stile del mimportanasèga o del più deciso mimportanasegammè.

Ho sempre pensato che questo modo di pensare fosse limitante e che non facesse emergere a sufficienza quelle che erano/sono le mie voglie, aspettative, qualità, o anche solo idee o opinioni. Mi guardavo intorno e vedevo gente smaniosa di apparire e per farlo sgomitava risultando pesante, invadente e antipatica e alla fine poi per cosa ? Una volta apparsa si rivelava per quel che era : stupida, insipida, superficiale e molto, ma molto, presuntuosa.
Sicchè mentre prima mi dicevo : vedi tizio come sgomita, perchè non fai uguale ? “Chi ‘un piange ‘un ha puppa” diceva un vecchio proverbio pisnao, ma io non me la sentivo e la risposta che mi saliva spontanea a chiudere e risolvere la questione in un colpo solo era : mammimportanasèga.
Col crescere chi saltellava come una bertuccia per emergere dal branco (di peore) non mi appariva più come un esempio da seguire ma come un elemento da evitare. Se vuoi saltellare, fallo un po’ più in là perchè poi alla fine mi monti su un piede. Anzi, facciamo una cosa : ci vado io un po’ più in là. Tranqui.

E così ho sempre fatto.

Mimportanasega
Non mi fa colpo tutto ciò che ostenta la gente sui Social.
Non me ne frega un cazzo e alla fine ho fatto meglio : proprio perchè mimportanasèga da Fecebook ci sono uscito e se qualcuno ha voglia di raccontarmi che belle ferie che s’è fatto quest’estate, che bel piattino di riso intordellato in salsa di piccione della maremma s’è mangiato in quel bel ristorantino sul mare dove si respira l’aria frizzante delle Alpi con vista sulle campagne toscane, che vino esclusivo della borgogna invecchiato in botte di ciliegio medievale pestato da una vergine bengalese col piede profumato di verbena ha bevuto o se ha donato due eurini per la salvezza del picchio senza becco dell’alta valle assolata del trentino … ecco … se me lo racconta di persona, a quattr’occhi, mi può anche far piacere, mi può incuriosire o più facilmente è probabile che in faccia certe minchiate qualcuno si vergogni a raccontarle e me le eviti dicendomi magari come sta, cosa fa, cosa vorrebbe fare bevendoci un caffè seduti con calma.

Il problema è che questa sindrome mi colpisce anche quando riguarda qualcosa che mi interessa e che comporta un certo impegno, partecipazione o sforzo e che non sia fondamentale ma che attenga alla sfera dello svago, del piacere, del futile. Ne avrei voglia, decido, ma poi quando arrivo sul più bello mi dico, mammimportanasèga e lascio perdere.

Certamente questo modo di fare e di pensare mi ha giovato tenendomi alla larga da numerosi personaggi negativi e ha sempre fatto sì che di me si potesse dire tutto tranne che non mi faccio i cazzi miei. Altrettanto certamente talvolta mi ha tolto la possibilità di vivere qualche esperienza che a livello di soddisfazione personale mi avrebbe fatto piacere vivere,ma nel complesso, alla fine del conto devo dire che i benefici superano i rimpianti sicchè dico mimportanasèga, confermo e vado avanti.

Ora è chiaro che qualcuno arrivato fin qui a leggere potrebbe dire : “e a me cosa deve interessarmi della tua filosofia di vita ?”
Giusto. Può essere che a qualcuno interessi, a qualcuno no, che a qualcuno faccia riflettere, che qualche altro ci si riveda, qualche altro no. Tutto può essere.
Il bello di questo blog è che legge solo chi n’ha voglia, se n’ha voglia.
E ciò non ha valore di giustificazione ma solo di precisazione perchè ormai l’avrete capito : a me ?
Bravi, indovinato : amemmimportanasèga.

Buona Giornata 😉

p.s.
più o meno, in maniera un pò più accorata, affrontai anni fa già questo argomento.
CLICCA QUI se ti interessa.

La Sindrome del Mimportanasègaultima modifica: 2018-01-20T11:01:56+01:00da
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