I Penzieri der Cassisa

Da San Rocco a DopoFerragosto l’uomo involve

E’ passato anche il Ferragosto,
tra du’ giorni è Natale“, diàno le siNNiore al mercato con le borse piene della spesa mentre tutte sudate commentano il gran caldo che ha fatto quest’anno.
Io il Natale non lo richiedo per nulla, così come non richiedo il casino della gente tutta appiccicata sotto l’ombrelloni, che va al mare per mangiare le tegamate di lasagne e bere litri di birra senza fare il bagno, senza abbronzarsi, senza godersi la brezza marina e che, affondata nelle sdraio sofferenti, fanno due passi solo per andare a pisciare dietro le dune.
Non sopporto i luoghi affollati perché è proprio lì che l’uomo dà il meglio di sé. E’ proprio quando è in branco che l’uomo svela la sua natura stupida di animale dotato di un grande cervello che l’evoluzione umana ha deciso di ridurre sempre più.
Ma di cosa se ne fa di un cervello così grande se lo adopera per farsi del male da solo, per distruggere la terra dove posa i piedi e tutto ciò che lo anima, animali e piante compresi ? Tanto vale ridurlo e farlo giocare alla pari con le altre specie, magari sviluppandogli qualche pelo sulla schiena in più, una coda ornamentale, un baffo aggressivo e magari tò, già che ci siamo, un grande e potente organo riproduttivo con il quale perpetuare la specie. Un po’ di muscoli in più non gli farebbero male, ma mica quelli gonfi di silicone, pompati da steroidi e attrezzi ginnici che fanno tanta scena ma poco funzionali eh ? Io penso ad una muscolatura che gli permetta di camminare e correre tanto, senza l’utilizzo di quelle orrende automobili, quelle rumorosissime motociclette, mezzi che inquinano l’ambiente, rendono invivibili le città e con i quali spesso e volentieri l’uomo intelligente ci si schianta in un gran fracasso di lamiere contorte abbracciando un albero che, scarsamente intelligente, ha ben pensato di dotarsi di salde radici e potenti fusti.
Darwin studiava l’evoluzione della specie, era un genio, ma son convinto che adesso starebbe lavorando ad un nuovo fondamentale capitolo, quello dell’involuzione. Chiaramente riferita all’uomo che, tutto concentrato a progredire non si accorge che per fare un passo avanti calpesta le fondamenta che lo hanno portato sul punto di saltare, le distrugge così che una volta compiuto il balzo, si ritrova in alto, senza appigli, come un gatto in cima a un albero che non sa come scendere.
Oggi è  il 16 Agosto.
Da ragazzo per me era San Rocco, il patrono di Rio Marina. Amato paese in cui trascorrevo tutta l’estate e non solo. Quando l’isola d’elba per me era una seconda patria. Il 16 era il giorno in cui il paese festeggiava con dei gran fuochi d’artificio, noi ci organizzavamo in spiaggiate alcoliche e ricche di baci e abbracci e la mattina dopo, l’isola pian piano si svuotava rendendo tutto molto piacevole.
Oggi è solo il giorno dopo ferragosto. E speriamo che il caos diminuisca.
Abbiamo scelto la montagna, malgrado adori il mare del quale sento una gran mancanza, per ricaricare le pile abbondantemente scariche. Troppo scariche. Cosi scariche che, per capirsi, quando attacchi il caricabatterie si accende una lucina ma l’apparecchio resta spento per un po’. Almeno fino a quando non raggiunge la carica minima. Siamo oltre il minimo al momento.
On Charge. Wait Please.

Altezze maestose, aria limpida, poco rumore, natura che prevale e … vino buono.

Nella foto presa dal web i festeggiamenti per San Rocco a Rio Marina
Da San Rocco a DopoFerragosto l’uomo involveultima modifica: 2017-08-16T09:36:21+02:00da
Reposta per primo quest’articolo