I Penzieri der Cassisa

La nostra Passione non Retrocede

Finisce così, con una sconfitta più pesante di quanto meritassimo, l’avventura nerazzurra in serie B. Il Pisa perde ancora sul proprio campo, che non vede vittoria da Gennaio, e legittima un epilogo che per quanto scongiurato dalla tifoseria pisana era inevitabile. A tornare a casa con i tre punti stavota è il Cittadella di Venturato e dei tanti ex in campo e a dare il via alla fine del Pisa, ironia della sorte, è il pisano Arrighini che porta in vantaggio i veneti e non esulta, rispettando i suoi concittadini.

Adesso la matematica lo dice. Il Pisa, dopo un solo anno dalla risalita, ritorna nel calderone della Lega Pro. Ci torna con tanti rimpianti per gli infiniti ostacoli, la maggior parte dei quali extra calcistici, che hanno rallentato, a volte arrestato, il cammino della società nerazzurra. Dispiace per una retrocessione che a Gennaio non avremmo immaginato così netta, per un calo vertiginoso che dopo un inizio d’anno confortante, a tratti esaltante, ha caratterizzato gli ultimi tre mesi in cui, a partire dalla sconfitta di Vicenza e dal conseguente pari casalingo con il Latina, il tutto condito dalla pesante penalizzazione ricevuta (gentile omaggio della precedente gestione romana), la squadra di Gattuso ha collezionato cinque soli punti in undici partite. Troppo poco per chi ha come obiettivo la salvezza.
Nessuno, neanche il più fine degli intenditori, tra i tanti che quest’anno hanno impreziosito con la propria presenza gli spalti dell’Arèna, avrebbe potuto immaginare un cambio così drastico nel cammino del Pisa. Un calo radicale di tendenza che ha trasformato la squadra che nel mese di Gennaio mai aveva perso e che a tratti ci aveva regalato belle sensazioni, in quella squadra, stanca, scarica, immootivata, anche sfortunata, che in poco tempo ha dilapidato tutto il piccolo bottino di punti che aveva racimolato per il mantenimento della categoria.

Attorno al Pisa negli ultimi tre mesi tutte le squadre che ambivano alla salvezza, hanno dato quel colpo di coda necessario, quel cambio di passo, quello strattone che solo la forza della disperazione sa dare, lasciando oggi i nerazzurri penultimi in classifica, già retrocessi a due turni dal termine, sopra solo al Latina che solo la penalizzazione ricevuta ha relegato all’ultimo posto.

Cosa ci resta di questa serata ?
Tanto rammarico per una squadra che retrocede tra gli applausi della sua gente, di quella che c’è sempre stata e sempre ci sarà, di quella che non ha lasciato gli spalti dopo il secondo goal del Cittadella, di quella che non vede l’ora di ricominciare per provare a riconquistare insieme quella categoria che ci sentiamo di meritare ma che statisticamente non è quella dal Pisa più disputata.
La serata in cui un pubblico un po’ meno numeroso del solito ma sicuramente molto presente, incoraggia la squadra dal primo all’ultimo minuto; un pubblico che applaude il pisano Arrighini che dopo la rete del vantaggio al suo Pisa decide di non esultare. Sentire gli applausi dopo aver subito un goal è cosa non da poco. Un curva nord falcidiata da diffide che espone striscioni a ringraziare Cani e Ujkani, due leoni che hanno onorato la maglia nerazzurra fino all’ultimo, e che chiamano la città e la società ad unirsi per riprogrammare un futuro prossimo in Lega Pro. Un pubblico che incoraggia il giovane portiere Cardelli che bene ha fatto ogni volta che è stato chiamato in causa e che i più vedono già come il portiere titolare della prossima stagione. Un pubblico che intona a gran voce il nome di Andrea Lisuzzo dopo gli errori che hanno spalancato la via delle prime due reti venete e quello del proprio Mister, quel Rino Gattuso tanto amato da tutta la città. Uno stadio che al triplice fischio non piange, non si autocommisera, ma invoca la squadra sottolineando con orgoglio che “il Pisa siamo noi, solo noi !”.

Che dire della partita ?
Un risultato bugiardo, sì, per la pesantezza del passivo, ma in linea con l’andamento di una squadra che ce la mette tutta ma ha evidenti limiti realizzativi e che paga ogni singolo errore commesso, anche fosse uno solo, con il goal.
Arrighini porta in vantaggio il Cittadella dopo undici minuti e Masucci ristabilisce la parità al quarto d’ora della ripresa, poi un uno-due del giovane attaccante Vido, subentrato all’ex Strizzolo, tra il trentesimo e il quarantesimo, riporta gli ospiti in vantaggio. A chiudere la serata la quarta rete di Scaglia un attimo prima del triplice fischio.

Adesso occorre terminare con onore quest’annata, affrontando la trasferta di Spezia che avremmo sperato con ben altro spirito e i saluti di rito il 18 sera contro il Benevento. E poi, il messaggio della Curva Nord Maurizio Alberti ci pare emblematico : “ Una stagione da riscattare .. una categoria da riconquistare .. un futuro da riprogrammare … Tutti Uniti bisogna continuare a lottare”.

IL TABELLINO DEL MATCH (clicca qui)
La Classifica Aggiornata
Foto : A.Cassisa EOraParloIo.it
Fonte Articolo : www.eoraparloio.it

La nostra Passione non Retrocedeultima modifica: 2017-05-09T09:02:39+02:00da
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