A Brasilia si giocava la finalina per il terzo e quarto posto, una partita che credo abbia un solo senso giocare : il premio di 18 milioni per la federazione vincitrice. Nessun altro senso sportivo si può trovare in una gara tra delusi, tra le perdenti della semifinale che vedono sfumare il sogno di alzare al cielo la coppa più bella. Credo si possa dire lo stesso per i tifosi che reduci da una sconfitta, troveranno ben pochi stimoli nel vedere arrivare terza piuttosto che quarta la propria squadra. Al termine dei mondiali si ricorderà a malapena chi è arrivato secondo … figuriamoci le posizioni a scalare.
L’Olanda scende invece in campo con il dente avvelenato di chi la finale vera l’ha vista sfumare ai calci di rigore contro un’Argentina bella ma non entusiasmante. Olanda convinta (io pure) che la finale più giusta per quanto visto in campo sarebbe stata Germania-Olanda. Van Gaal è costretto a rinunciare a Sneijder che si infortuna durante il riscaldamento e lascia il posto al giovane De Guzman che non entusiasma per il gran numero di palle perse nel mezzo al campo ma con il merito del cross che la testa riccioluta del sopravvalutato David Luiz respinge abilmente sui piedi del puntuale Blind che, stop di sinistro e calcio di destro, batte Julio Cesar (che novità).
Dopo due minuti di orologio Robben sguscia a Thiago Silva (altro sopravvalutato mondiale) che rientra dalla squalifica, atterra Robben lanciato a rete, procura un rigore e rimedia il giallo. Qui Haimoudi dà il meglio di sé : il fallo non era rigore perché la trattenuta di Thiago Silva ha inizio fuori area e il cartellino per il difensore brasiliano sarebbe dovuto essere rosso, non giallo. Van Persie dal dischetto segna e porta in vantaggio l’Olanda. Al quarto d’ora raddoppiano gli olandesi come sopra detto e si delineano i presupposti per una seconda disfatta per la Selecao. L’Olanda però non è la Germania e il Brasile si limita a subire e perdere senza però i contorni tragicomici della semifinale. Robben fa il bello e il cattivo tempo e
Allo scadere dell’agonia c’è gloria anche per Wijnaldum che sfugge all’ologramma David Luiz e segna al volo di destro la terza e definitiva rete.
Al triplice segnale del fischietto algerino il Brasile esce tra i fischi del pubblico di casa che, esaurite le lacrime, applaude i vincitori e chiede la rifondazione della Selecao.
Stasera l’atto conclusivo, quello più atteso, quello cui tutti tendono per i quattro anni precedenti e per tutto il mese della competizione. Quello cui squadre come l’italia vedono come un lontano ricordo, più che come un sogno cui arrivare : la finalissima. A contendersi la coppa del mondo Germania e Argentina e qualcosa mi dice che la Germania, per la par condicio, vorrà riservare a Messi e compagni lo stesso trattamento riservato ai cugini brasiliani. Vedremo. Il mio tifo va comunque all’Argentina, sarebbero tanti i risvolti divertenti da sottolineare … ma aspettiamo a parlarne. Forza Rizzoli !
IL TABELLINO :
Brasile – Olanda : 0-3
Brasile (4-3-3): Julio Cesar; Maxwell, David Luiz, Thiago Silva, Maicon; Luiz Gustavo (46′ Fernandinho), Paulinho (57′ Hernanes), Ramires (73′ Hulk); Oscar, Willian, Jo.
In Panchina : Jefferson, Victor, Dani Alves, Marcelo, Fred, Dante, Bernard.
Allenatore: Scolari
Olanda (3-5-2): Cillessen (93′ Vorm); De Vrij, Vlaar, Martins Indi; Blind (70′ Janmaat), Clasie (90′ Veltman), De Guzman, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie, Robben.
In Panchina : Krul, Verhaegh, Kongolo, Lens, Huntelaar, Depay.
Allenatore: Louis van Gaal
Arbitro: Djamel Haimoudi (Algeria)
Marcatori: 3′ van Persie, 17′ Blind, 91′ Wijnaldum
Ammoniti: De Guzman, Robben (O), Fernandinho, Oscar, Silva (B)
Calci d’Angolo : 4 a 1
Fuorigioco : 1 a 2
Recupero : 2’pt / 5’st