I Penzieri der Cassisa

Fragile, NON capovolgere, maneggiare con CAUTELA : son BIMBI non bicchieri di cristallo !!

Domenica mattina
tutti in piedi presto, Dieghino stamani ha la partita
è eccitato e non sta nella pelle
finalmente, dice, si gioca contro un avversario !
la società di calcio dice che fino a primavera non parteciperanno a nessun campionato, hanno sei anni, son piccoli, d’inverno fa freddo, tante società non hanno spogliatoi idonei … insomma, una marea di cazzate per dirti che i campionatini inizieranno a primavera ma che nel frattempo faranno amichevoli per far giocare i bimbi (e allora ? tutte le motivazioni di cui sopra ? non valgono per le amichevoli ? … bah .. sento rumore di unghie sugli specchi) …. da parte mia dico :
basta che li facciate gioà ogni tanto sennò si fanno due palle così. Gli allenamenti di calcio son fatti, da che mondo è mondo, in funzione della partita … sennò lo mandavo a corre’ da solo ar CONI e buonanotte.
Dieghino finisce di fare colazione e già pensa ai suoi compagni, non vede l’ora di essere al campo. Fuori è nuvoloso, piove a tratti e le previsioni non sono delle migliori. Giornata tipica autunnale, niente di eccezionale : piove, non fa freddo. Dentro di me sento giungere con certezza la notizia che “causa maltempo la partita è annullata” … non dico nulla per esorcizzare l’evento ma a mezz’ora dall’appuntamento il cellulare di mia moglie cinguetta : vai !! stai  a vede’ eh ?
partita annullata, ci vediamo martedì
Diegoooo  fai pure le cose con calma, non giocate per la pioggia !!
noooo … ma vaffanculo ! perché ?? cosa vuoi che sia la pioggia ? poi si fa una bella doccia calda !! daiiiii
diego parla per bene (vaffanculo penso anch’io), non preoccuparti, oggi inviti il tuo amico a casa e giocate con lui in giardino ….
Io non ho parole, è una cosa incredibile come vengono trattati i bambini di oggi. Sembrano degli oggettini fragili da tutelare anche contro la pioggia. colpevoli solo di essere nati in un periodo di merda, da dei genitori che si sentono moderni ma che sono stressati, apprensivi, incapaci e che se paragonati ai nostri genitori sembrano infantili loro stessi. A scuola gli insegnanti costretti a trattare i bambini con le molle, guai a traumatizzarli con un brutto voto (tant’è che quando uno prende 10 non sorride neanche, tanto è comune a tutti quel voto che una volta era l’eccezione e l’eccellenza), si rivolgono loro dandogli quasi del “lei”, per non suscitare le ire del genitore apprensivostressato ma parecchio presuntuoso che controlla lo svolgimento delle lezioni, analizzando ciò che fanno in classe col programma ministeriale trovato su internet. Nulla conta se il genitore ha la terza media … ormai su internet c’è tutto.
Lo sport ? idem con patate.
Genitori che il massimo sport che hanno fatto in vita sua è salire le scale senza ascensore, portano i bambini a giocare al calcio per farli socializzare ma con la nascosta (ma non troppo) speranza che il figlio sfondi nel mondo del calcio e diventi il Totti del futuro. E stressano sin dal primo giorno preoccupandosi che i bambini non si sporchino col fango ma facendogli indossare le scarpe nike da dugent’euri coi tacchetti a 13 nel campo sintetico, scimmiottando orgogliosi che ormai il sintetico è il campo del futuro e non accorgendosi che con quelle scarpe da dementi gli rovini talloni e ginocchi. D’estate il cappellino per il sole (!!), d’inverno la papalina per il freddo, il kway, la tuta, la calzamaglia e i guantini … sembrano tanti piccoli omìni della michelin impacciati che corrono senza riuscire nemmeno a piegarsi ma cui il Mister non può dire nulla per non sentirsi rimproverare dal genitore preoccupato ! O che si fanno gli allenamenti con questo freddo ?? Bambini che arrivano all’allenamento in ritardo (sa, io lavoro, non posso mica fa le ‘orse per arrivà puntuale all’allenamenti eh ?) e poi quando scocca l’ora le mammine iniziano a bubbolà perché il mister li faccia andare a fare la doccia ….Genitori a bordo campo che danno indicazioni opposte a quelle dell’allenatore col bimbo che non ci capisce più un cazzo e non sa più a chi dare retta …. senza che il mister possa dire nulla perché poi la società prende le parti del genitore “che ha sempre ragione” in quanto cliente che sborsa una fraccata di soldi in iscrizioni e kit da calciatori professionisti, che servono solo a raccattà soldi per genitori che tutto guardano ma di nulla si accorgono. 
Sono ormai sette anni che seguo, prima col grande e poi col piccolo, diverse squadre giovanili e potrei scrivere un libro delle situazioni grottesche cui si assiste e cui ognuno di voi (escludendo voi stessi chiaramente e le vostre fantastiche società) ha assistito se ha un bambino che pratica calcio. Parlo del calcio perché è ciò che più conosco, ma sento dire da genitori che più o meno la zuppa è la solita anche per altri sport.
Società che dovrebbero essere la culla dei ragazzi nel loro tempo libero, per staccare da scuole e situazioni familiari più o meno rosee, diventano motivo di stress per causa delle aspettative nei loro confronti e nell’ambiente talvolta poco sano che uno va a trovare. Mi spiace dirlo ma quando al campo, agli allenamenti settimanali, alle partite, ai campi solari, ai ritiri e alle preparazioni sono costantemente presenti mamme tutte tirate a lucido come strombole, sempre piegate a novanta a legare scarpe a bimbi piccoli, che scimmiottano e sbattono le ciglia a genitori, allenatori, dirigenti e presidenti … deee … quando poi si sente dire certe cose, quando le voci mormorano, spesso c’è del vero e a risentire di queste squallide situazioni sono sempre loro : i bimbetti e le famiglie al seguito.
Vedo un mondo che non mi piace e ripenso a quando eravamo noi bimbi e a cosa significava per noi il calcio, gli allenamenti e le partite. Eravamo noi e il nostro allenatore, tutto il resto non esisteva, ci si divertiva il triplo e scusate se lo ribadisco : noi s’era più forti e più svegli centomila volta ma soprattutto : ci si divertiva pareccho di più.
Ora c’è il Fair Play, leggi ridicole che obbligano allenatori a far giocare tutti, tanto e bene, anche chi còr pallone c’ha letiàto da piccino e quando crescerà e il fair play finirà ci resterà male ir doppio e dopo tre tribune di fila e le prese di culo costanti dei compagni, si darà all’ippica e buonanotte. Ora la FIGC forma, insegna, dirige, sostiene, ammaestra ma soprattutto spacca i coglioni con minitornei di staffetta, cavallina, nascondino e rubabandiera,  in cui a tutto giocano meno che al calcio; dove guai a chi parla di risultato, guai a chi parla di classifiche, guai a chi parla di vittoria o di sconfitta e dove quando miracolosamente giocano la partitella si fa in modo che finisca in parità per non turbare la psiche degli sconfitti …. ma per piacere !! Il genitore che vigila orgoglioso nella sua totale ignoranza in materia se l’allenatore ha il diploma, la laurea, il tesserino, il nobel in scienze motorie …. roba da matti.
Per fortuna in casa mia i mì figlioli son cresciuti alla vecchia maniera e a certe cose sono impermeabili, salvo guardarci con aria sdubbiata ma superiore quando sentono o vedono certe cose.
Bimbi divertitevi senza guarda’ troppo la televisione, giocate, impegnatevi e dove serve, quando serve, tirate fòri le palline e vendete cara la pelle. Vi servirà nella vita. Ir Fair Play lasciatelo ai grandi che se ne riempiano la bocca ma non sanno cosa sia. Una sconfitta è più utile di una vittoria che quando arriva vi rende felici e orgogliosi. Un brutto voto significa che non avete ottenuto il risultato sperato ma quando otterrete il bel voto sarà ancor più bello.
Genitori Fenomeni, mandate a fare in culo i teorici del calcio giovanile, dirigenti e presidenti che vi considerano solo soldini che portate nelle loro casse con rette, kit, biglietti d’ingresso, caffè, panini e ritiri. Lasciate in pace i figlioli che stiamo crescendo una generazione di ebeti addormentati.
Svegliaaaaa !! Cazzoooooo !!!

Fragile, NON capovolgere, maneggiare con CAUTELA : son BIMBI non bicchieri di cristallo !!ultima modifica: 2013-09-29T11:45:00+02:00da
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