I Penzieri der Cassisa

le mie frecce

Osservo spesso i miei figli
durante le loro attività
quando litigano fra di loro
quando subito dopo si cercano e ridono insieme
quando dormono beati
tranquilli e sereni
quando giocano insieme ai loro amici
rincorrendosi, spintonandosi e prendendosi in giro sempre col sorriso
quando escono seri da scuola
quando qualcosa non è andato come loro speravano
quando si abbracciano dopo un gò alla partita
o quando dal nulla mi chiamano e mi dicono :
babbo ti voglio bene [quello grande]
babbo ti amòro e ti voglio bene [quello piccino]
quando mi verrebbe voglia d’abbracciarli
di stringerli fino a fargli scricchiolare le costole
ma sfuggono come anguille
li vedo crescere velocemente
mi sembrano sempre molto piccoli
son sempre piccoli in realtà
me li immagino felici e sereni nella loro futura vita sociale
prego non so chi che la vita sia clemente con loro
che non sia così aspra, vuota e egoista come appare a noi grandi
dove ciò che illumina tutto 
son proprio loro
i bimbi.
Li osservo
mi chiedo che senso avrebbe la nostra vita senza di loro
chi ci farebbe sorridere quando tutto pare andare storto
ci abbracciamo e li osserviamo
contenti, felici, orgogliosi, speranzosi.
Li guardo e mi sembra di vivere con il freno a mano tirato,
con le zavorre che sempre a bordo
ci impediscono di alzarci in volo.

il tempo mi sembra troppo veloce
crescono troppo velocemente 
troppo per il tempo che serve a noi
per fare tutte quelle cose che vorremmo
insieme a loro
troppo.
Si avvicina il tempo che sarà tutto loro
quando non saranno loro a gioire o soffrire con noi
ma noi a gioire delle loro gioie
o a soffrire per i loro dolori.
Siete le mie frecce 
che lungo, felice e libero sia l’arco del vostro volo.

babbo.

le mie frecceultima modifica: 2011-10-30T18:41:00+01:00da
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