I Penzieri der Cassisa

Giorno XIX – XX – XXI : fine della pacchia

22-23-24 Luglio

Gli ultimi tre giorni li abbiamo dedicati al mare …
perchè quell’artri …!” direte voi, ma questi di più.
Sono i giorni in cui sei consapevole che le ferie stanno finendo e che il tempo sta accellerando.
Subentra una vena di malinconia ed ad ogni cosa che fai rifletti sul fatto che tra tre giorni a quest’ora starai sudando nell’afa di pisa, starai impazzendo per qualche menata di lavoro, starai litigando con qualche coglione e ti dimenticherai della gentilezza e rilassatezza che contraddistingue la gente di qui.
I bimbi sguazzano nell’acqua e se la godono … e questo è l’importante.
La mattina del 22 Immacolata è alle prese con la conserva di pomodoro e ci chiama orgogliosa a vedere come si svolgono le operazioni e mi invita a fotografarla così che i bimbi possano ricordarla :
tutti i pomodori raccolti vengono cotti in un pentolone da un quintale, poi passati attraverso una macchinetta che filtra il succo dalle bucce e dai semi … noi la guardiamo affascinati e subito i bimbi si mettono all’opera ad aiutarla.
Oggi è il patrono del paese di Morciano di Leuca (s.giovanni) e in lontananza si sentono esplosioni di botti per la festa che durerà due giorni. La giornata trascorre veloce al mare, in acqua, fino a sera, quando prima di andare a letto ci mangiamo una fetta di melone dell’orto insieme a immacolata e a un bicchiere del suo limoncino.
La Signora Immacolata, su richiesta, è anche disposta a preparare delle ottime cene e a servirle ai suoi ospiti, pagando qualcosa, e occupandosi di tutto : dalla spesa, alla cucina, fino quasi a imboccarci (è una forza della natura, pensa a tutto lei … da sola). Così per la sera del 24 decidiamo di approfittarne invitandola però a sedere insieme a noi, insieme al suo amico Giuseppe, detto “lu pippi”. A lei non pare vero, così dopo un’intera giornata di mare, al nostro ritorno, non ci resta che docciarci e riposarci fino all’ora di cena, quando la signora con il suo inconfondibile grido : Andoooonioooo … non ci annuncia che la cena è pronta. France va matto per le pittule (delle palline di pasta fritta tipiche di qui) e immacolata gliene fa un vassoio pieno. Poi un primo di mare e uno di terra … nemmeno a dirlo, orecchiette con le cime di rapa del suo orto … poi, cozze, insalata di polpo e verdurine grigliate a più non posso.  A parte i pesci, tutto viene dall’orto ! Immacolata è anche un’ottima cuoca. Io ho pensato al vino e il rosè fresco e frizzantino in tavola va via che pare ferrarelle … tanto stasera non c’è da guidare, nè da visitare cattedrali !! Passiamo una splendida serata e ce ne andiamo a letto gonfi come coomeri ma felici.
Il sabato mattina ci occupiamo di liberare il nostro appartamentino. Oggi ci sono i nuovi arrivi e noi per la notte dell’ultimo giorno dormiremo tutti insieme nella pagliara. Così un pò tristemente, appena alzati e fatta una colazione leggera (dopo la buzzata di ieri sera …)iniziamo a preparare le borse, le raduniamo all’interno della pagliara e preparati i panini ce ne andiamo al mare, per le nostre ultime nuotate pugliesi. Francesco inizia ad essere un pò triste, gli dispiace partire. Diego invece non vede l’ora di tornare a pisa dalla sua bicicletta con le ròtine. Al mare, dopo un’oretta si alza un vento esagerato. La gente inizia ad andarsene e noi ? … aspettiamo un attimo poi ci viene in mente la giornata in cui come degli ebeti ci siamo fatti cogliere dal diluvio e, visto che la sabbia vola all’altezza degli occhi e il vento continua ad aumentare, chiappiamo i nostri ciottolini e ce ne andiamo. E’ quasi ora di pranzo e noi ci dirigiamo verso santa Maria di leuca, dove ci fermiamo con la macchina dentro una pineta e pranziamo all’ombra degli alberi … ahh bene … ci riposiamo un pò e poi, interrotto il riposo dalla musica di Lady Gaga a manetta che francesco ha infilato nello stereo della macchina e da diego che s’è messo nella testa che vuole guidare lui, andiamo a prenderci un caffè e una gelato in un bar ai piedi della basilica di s.maria di leuca. Il vento nel frattempo è un pò calato e il sole picchia … che si fa ? Andiamo a fare un bagno. Ci fermiamo a leuca, che è una zona scogliosa, ma notiamo una piccola spiaggetta di sassi bianchi che può fare al caso nostro. L’acqua è più alta, più fresca e se non stai attento ti sfondi i piedi, ma si sta d’incanto. Passiamo le ultime due ore di mare salentino, raccogliamo un pò di sassi da portare nel nostro giardino di caprona e torniamo da immacolata.
Nel frattempo sono arrivati i nuovi inquilini e immacolata è tutta concentrata nel’accoglienza. Anche stasera ceneremo con lei e con una coppia di ragazzi romani … l’ultima cena di saluti. Mentre Immacolata prepara e finisce di sistemare i nuovi arrivati, noi iniziamo a caricare le borse in macchina, domattina partiremo molto presto. Cena piacevole e un pò più leggera di ieri sera, mangiamo anche la ligurda, che ci fece assaggiare appena arrivammo … squisita. Poi salutiamo i ragazzi romani, ringraziamo per l’ennesima volta Immacolata e andiamo a letto.
Domenica mattina, sveglia alle 5 … immacolata è già nell’orto che raccoglie ortaggi approfittando del fresco, ci laviamo il viso, colazione rapida, finiamo di caricare la macchina e prima di svegliare i bimbi, Immacolata ci tiene a darci un pò di roba : melanzane, peperoni, basilico, piante da portare via e piantare nel nostro giardino, bottiglie di conserva, capperi, verdure essiccate …. di tutto …
Svegliati i bimbi, sono quasi le sette, tutti gli altri dormono e noi siamo giunti ai saluti. Con gli occhi umidi per la commozione, abbracciamo, baciamo e ringraziamo mille volte immacolata che commossa ci saluta facendoci promettere di chiamarla ogni tanto per l’inverno, quando lei sarà sola quassù.
Ciao carissima immacolata … grazie di tutto e al prossimo anno !!


piesse :
fiorentini non se n’è visti e già questo è un miracolo !!

 

Giorno XIX – XX – XXI : fine della pacchiaultima modifica: 2010-07-26T07:56:00+02:00da
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