I Penzieri der Cassisa

Giorno XVII – XVIII : diluvi e lumaconi

20 Luglio 2010

Giornata di mare … andiamo al solito posto armati di ombrelloni, sdraio e frigo che strabuzza di birre e panini.
C’è un pò di venticello e ci si sta ancora meglio perchè il sole picchia.
I figlioli in mare gioano e  letiano alternativamente ogni cinque minuti …
“france mi schizzi ?” … “babbo !! france mi schizzaaa!”
io nuoto un pò, poi  m’asciugo, mi ribagno e mi riasciugo … come si sta gobbi … in lontananza si intravedono un pò di nuvolette nere,
il vento sembra spingerle di lato a noi. Nessuno se ne cura e ognuno continua nelle sue attività : chi sculetta nell’acqua, chi dorme con la bavetta alla bocca, chi si mette l’occhiali a specchio e guarda le puppe di quella accanto facendo finta di fa la settimana enimmistia ma non s’accorge che è fermo da dieci minuti … sembra incantato, chi chiappa ‘r sole con impegno rosolandosi come se fosse una missione … credo che il grande che inventerà il girarrosto per uomini e donne in spiaggia, farà i miliardi …
“spiedi comodi !! si applicano senza fastidio ! rosolerete in pieno relax !!” …
la nuvoletta nera sembra più grande … la fotografo anche … qualcuno furbo se ne va. Qualcuno un pò più duro come noi, pensa di mangiare i panini. Qualcun’altro tipo il mì figliolo grande, resta in acqua.
Inizia a pioviscolare, il cielo adesso è completamente nero e un vento forte si sta alzando …. non si fa in tempo a realizzare che è meglio levassi di ‘ulo che ci ritroviamo nel mezzo di una tempesta.
Ombrelloni schizzano per aria sembrano siluri, l’acqua vien giù a secchiate e buca addirittura la pelle da quanto viene forte. Si prova a scappare con gli zaini, abbandonando la roba da mare in spiaggia e ci accorgiamo che anche solo camminare è un’impresa. Si raggiunge a fatica la macchina, siamo mezzi da capo a piedi, noi, gli zaini, le borse … tutto ! Chiusi in macchina col fiatone … france s’è caato addosso e gli viene da piangere … diego s’è divertito …
Robadamatti. Devo recuperare tutta la roba lasciata in spiaggia. Vado da solo mentre gli altri mi aspettano in macchina. Piove ancora forte. C’ho la maglietta di decatlon addosso tutta bagnata e appicciata … mette in bella evidenza il buzzo importante … mister mallietta bagnata ! Mi fermo sotto la tettoia del ristorante, insieme a tutti quei deficenti che come noi avevano pensato di far passare la nuvoletta aspettando sotto l’ombrellone … passa una ventina di minuti poi decido di andare lo stesso a riprendere tutto … il vento è meno forte e vicino alla spiaggia c’è un canaletto che si è riempito … ci manca solo che esca di fòri, così poi non si esce più nemmeno con la macchina.
vado a corsa in spiaggia : deserta, ombrelloni dappertutto, anche dei bagni vicini, trovo la nostra roba bagnata e ricoperta di sabbia bagnata. Non c’è un’anima via … anzi … l’uomo del cocco e delle mandorle fresche, esce dal suo riparo e riparte … “ma dove vai !?” … “tutto passato, tra cinque minuti c’è il sole !”.
Se lo dice lui … io torno alla macchina e ce ne torniamo a casa. Fradici, mettiamo la roba ad asciugare al sole, che nel frattempo è tornato forte e caldo … controlliamo cosa s’è bagnato … tutto !! Il mio cellulare è da buttare. Quello di barbara, lasciato al sole riparte. Documenti … macchina fotografica … tutto ad asciugare.
Si mangia i nostri panini nella verandina. France non ne vòle sapere del mare, sicchè il pomeriggio ci riposiamo al fresco dei trulli.
Verso le 18 convinco i bimbi e torniamo in spiaggia.
Ahhh bene … i figlioli si scordano tutto in un attimo e noi ci si rinfresca nuotando e leggendo con il sottofondo di grida, risate, piantini e moccoli dei figlioli.
Rientro, doccia e cena.
Che occhio eh? e meno male facevo il bagnino !!
“tranquilli, ci passa dietro !!” 
si si  … tranquillega !!

21 Luglio 2010

Di prima mattina osservo immacolata che con la sua piccola motozappa rivolta la terra. Dopo aver raccolto tutti i pomodori, è tempo di piantare le cicorie. Sicchè prepara il terreno.
Io la osservo … che personaggio è questa donna !
Passiamo poi la giornata al mare. La sabbia è sempre bagnata dal nubifragio di ieri e anche i giornali locali ne parlano come una cosa mai accaduta … aspettava noi !
La giornata oggi è stupenda e noi trascorriamo le ore come al solito.
Stasera vogliamo andare a cenare a Lecce. Dice che è una città bellissima di sera, così veniamo via dal mare un’oretta prima e dopo una doccia e una ripulita ci incamminiamo verso Lecce. Parcheggiamo nel solito posto dell’altra volta, ma stavolta memorizziamo bene dove l’abbiamo lasciata. Siamo subito in centro e barbara ha bene in mente cosa vuole acquistare. Ci sono qui delle bamboline di ceramica, tipiche, un pò sovrappeso, colorate, che ni garbano. Nel frattempo ci guardiamo anche intorno per la scelta del posto dove cenare. Dopo avere scartato un posto che da fuori pareva bello,ma dentro bruttissimo, scegliamo una trattoria tipica che avevo adocchiato la volta scorsa … ci sediamo e la nostra cena non poteva essere migliore : pasta e ceci tipici di lecce con delle piccole striscioline di pasta fritta dentro … il piatto è a bollore e io sudo come una foca (sudano ? mi pare di si .. ) … bòno è dì poo !
Gli altri : orecchiette con cacio e ricotta e poi fettina di cavallo per france, degli  involtini fatti con le interiora degli animali e cotte alla brace per barbara e lumache per me ! … le lumache …come mi garbano !
Solito vinellino fresco rosè che va giù tanto bene ma che quando t’arzi picchia nelli stinchi !!
Dopo cena, giro per le vie del centro, foto al duomo illuminato, acquisto segate/suvenir e rientro alla macchina.
Meno male avevo lasciato le briciole di pane in terra .. la troviamo subito stavolta.
Tutti dormono e in un’ora siamo a casa a nanna !
Anche questa è fatta ! (disse vèllo che ammazzò la mollie).

Giorno XVII – XVIII : diluvi e lumaconiultima modifica: 2010-07-24T09:13:00+02:00da
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