05 Luglio 2010
a letto sconvolti dal sonno
mi sveglio la mattina con la testa come un popone.
Sur muro c’è un orologio,
a dì la verità è un piatto, un coccio di ceramica con le lancette,
segna le 8.00 …
boia … da come mi sentivo gonfio penzavo fosse mezzogiorno …
ma funzionerà ?
penso di sì, fa un rumore
TICCHETACCHETICCHETACCHETICCHETACCHE
via … mi alzo.
L’acqua esce dai rubinetti forte e fresca
ahhh bene
la signora Immacolata ci ha già raccontato orgogliosa del suo nuovo pozzo,
ci dice anche quant’ha speso, a lei ni pare uno stonfo,
a me mi pare un affarone.
Bonperloro
noi ormai siamo abituati che ti chiedano mille euri anche solo per ditti bòngiorno.
Dal pozzo esce un’acqua fredda che mi rimette al mondo.
Tutti dormono e io mi siedo al tavolino della veranda di fronte al nostro alloggio. C’è una bella arietta e io accendo il minipiccì, leggo un pò di tirreno giusto per restà informati su quello che succede nella mì pisina, scrivo, saluto quarcheduno.
immacolata è già indaffarata nel suo orto, mi saluta da lontano.
Poco dopo si siede al tavolo della sua veranda con un vassoio, una caffettiera, due tazze e dei biscotti. Poi mi chiama.
Che pace. Mi siede e bevo il caffè insieme a lei, ascoltando i suoi racconti.
Com’è gentile.
Non ci siamo più abituati a tanta gentilezza.
Poi torna alle sue cose.
piano piano si svegliano tutti,
il silenzio e la pace lasciano il posto al casino di dù figlioli scalmanati e d’una moglie chiacchierona … oggi mare !
Siamo molto vicini a Santa Maria di Leuca e decidiamo di andare a farci un passaggio prima di andare al mare … arriviamo fino alla basilica e al faro, qualche foto, dù segatine da portare a casa e si va verso il litorale.
Passato Torre Vado si intravedono spiagge di sabbia ma de … c’è un casino che sembra d’esse’ a rimini … no no no no no … andiamo avanti, ci sarà un posticino più defilato no ? d’altra parte si sa, la gente cerca solo la comodità, la spiaggia a dù metri da casa, il barre, il ristorante, la farmacia per imbottì di medicine i figlioli per qualsiasi minchiata, l’edicola … tutto a portata di mano.
Per cui spesso basta andare dù chilometri più in là per trovare un pò di pace.
Siamo fortunati, troviamo una spiaggia di sabbia chiara di fronte a un mare limpido e poco affollato …. non si fa in tempo a appoggiare i teli che i figlioli sono già in mare,
io li seguo e poco dopo sono già sbiellato a prendere il sole.
A ora di pranzo decidiamo di sfruttare un ristorantino tipico sul mare
e non si poteva trovare di meglio.
certo pranzare a cozze e polpette di mare, fritto e vino rosè,
in costume prima di tornare al mare, non è una cosa da tutti i giorni,
ma la spesa è onesta (e anche a questo stiamo perdendo l’abitudine) e noi s’ha una voglia di godessi un pò la vita che non se ne pole più.
L’acqua è caldissima per cui non c’è bisogno di stare a contare ore per la digestione,
ci rinfreschiamo e proseguiamo il pomeriggio di mare.
A fine giornata, cotti e rincoglioniti,
facciamo una spesetta in un minimarket di morciano di leuca,
andiamo a nome della signora immacolata e il proprietario tra poco si rotola in terra dalla gentilezza, ci regala il vino e l’olio da lui prodotti, ci riempe le buste della spesa, poi fa un fischio, appaiono due ragazzi che prendono le nostre buste e ce le caricano in macchina.
Io devo ave’ una faccia a ebete, perchè non so più se devo ringraziare o se qui è normale essere così gentili … sorrido e penso a una cassiera della coop di pisa che mi riempe le buste poi esce e viene a caricammele in macchina … come minimo dopo la portano al manicomio !
Doccia, quintali di crema per le nostri pelli bruciate, e poi cenettina in veranda.
Che pace …
Ufo si fa un pò più intraprendente e tenendosi a debita distanza dalla gatta nera discendente di un dobermann, ogni tanto esce e si fa una girata, pronto al fugone.
Piano piano i figlioli cadono dal sonno e noi a ròta.
Come prima giornata è da dieci e lode.
Quando dìo che di vì ‘un ci vengo più via ho ragione ?
Giorno II – pelli bruciateultima modifica: 2010-07-06T19:52:00+02:00da
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