Palline rosse
lucette colorate
si accendono a intermittenza
l’albero è addobbato
non si può stare senza
fa luce ma non è profumato
è dubbia la sua provenienza
dicon viene dai vivai
entra in casa con le radici
soffre il caldo e tu lo sai
perde gli aghi e anche il verde
lo camuffi con le luci.
Dicevi che lo avresti ripiantato
nel giardino dopo la festa
poi ti accorgi che è seccato
e dell’albero poco resta
volevi addomesticarlo
lo guardi con affetto
forse aveva un tarlo
poi senza alcun rimorso
lo getti in un cassonetto.
Alberelli illusi di crescere
tutti in fila alla stessa distanza
nessuno è più alto
nessuno più basso
in una perfetta uguaglianza.
poi l’ammasso
tutti insieme abbracciati
coi rametti ingarbugliati
le radici in un sacchetto
poca terra in un salotto.
Il mio albero è differente
ha l’anima in fil di ferro
si adatta facilmente
ad ogni ambiente
un treppiedi lo sorregge
sempreverdi i suoi rametti
e sta bene ovunque lo metti
passata l’epifania
il suo compito è finito
ma io non lo butto via
gli addobbi in un cassetto
le lucine ormai spente
chiudo ogni suo rametto
lui attenderà paziente
in garage o in cantina
che torni il suo momento.